GDPR, che paura!
- Luglio 8, 2019
- Postato da: admin
- Categoria: News

Ecco lo spauracchio nato nel 2018 che ancora resiste. E che secondo noi si rafforzerà. Hai notato gli ultimi regolamenti europei, quelli tra il 2016 e il 2019? Puoi star certo che ne usciranno altri in tema di protezione dei dati e delle informazioni. Il GDPR è solo il primo, ma interessa solo quelli che detengono dati di persone fisiche. Cioè tutti. Basta che nella tua azienda ci sia un dipendente al quale devi dare una busta paga o fare la sorveglianza sanitaria! Hai idea dei dati particolarmente sensibili che sono contenuti all’interno di una busta paga o di una idoneità sanitarie? Per non parlare poi della cartella sanitaria. Se poi hai clienti che sono privati cittadini, il grado di attenzione deve aumentare. E se fai commercio elettronico? E se la tua è una azienda sanitaria? Come avrai già capito le cose si complicano parecchio in relazione ai dati che tratti e al tuo profilo aziendale. Il guaio è
che il nuovo approccio a queste problematiche è nuovo per la cultura italiana. Il nuovo approccio Europeo non è più quello di dare prescrizioni minime, ma di determinare da soli i livelli di rischio e mettere in piedi le misure di sicurezza. E chi è l’organo che viene a controllare che tu sia in regola con il GDPR? La Finanza. Hai capito bene. Quindi i motivi per preoccuparsi sono parecchi. Il periodo di tolleranza è scaduto in maggio 2019. Ora bisogna fare sul serio. Ma in realtà le cose da fare non sono molte, ma devono essere fatte bene. Devono essere fatte in modo che la tua azienda sia in grado di dimostrare sempre e a chiunque che sa quali dati tratta e come proteggerli. In pratica il nuovo GDPR ci spinge a mettere in piedi un piccolo sistema di gestione dedicato alla privacy, con tanto di audit periodici e di formazione.
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